Ti chiedo l’anima, in cambio meno diritti: una vita per il lavoro

di Cristina Morini

Vi ricordate di Cappuccetto Rosso? Cappuccetto Rosso prosegue, diritta verso l’obiettivo, la sua strada nella foresta, anche se qualcuno le ha raccomandato di evitarlo. Per cambiare le cose, sperimentando, non ci vuole un immenso coraggio. Cappuccetto affrontò il lupo, che addirittura la divorò ma lei ne uscì, grazie ad astuzia e forza d’animo. A noi basta imparare a dire ciò che stiamo vivendo: il diritto/dovere di “dire la verità”.
A pensarci bene, non è c’è niente di oscuro, di sconosciuto e tenebroso in questo nuovo paradigma produttivo basato su saperi e conoscenza, processi di rete, relazioni, esperienze. Noi già “viviamo” tutto questo nella precarietà, e con essa “viviamo” l’aumento della subordinazione del lavoro cognitivo alla produzione capitalistica. Noi “sentiamo” il potenziale antagonismo di questa situazione, ma, contemporaneamente, conosciamo i risvolti di dipendenza/integrazione a cui è sottoposta la forza-lavoro intellettuale, all’interno di un percorso simile a quello precedentemente attraversato dalla forza-lavoro operaia. E’ come una tensione tra due poli, che non si risolve ancora: è la fatica di percepire e di riconoscere l’impoverimento e la trasformazione del lavoro cognitivo. (…) Leggi l’articolo

Redazione

Del comitato di redazione fanno parte le responsabili dei contenuti del sito, che ricercano, selezionano e compongono i materiali. Sono anche quelle da contattare, insieme alle coordinatrici, per segnalazioni e proposte negli ambiti di loro competenz (...) Maggiori informazioni