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III CONFERENZA EUROPEA DI GEOGRAFIE DELLE SESSUALITÀ “ATTRAVERSARE LE FRONTIERE: SESSUALITÀ, MEDIA E SPAZI (URBANI)” (ROMA, 16-18 SETTEMBRE 2015)- INVITO ALL’INVIO DI CONTRIBUTI
30 Aprile 2015
Media e tecnologia hanno guadagnato un ruolo centrale nelle vite quotidiane ridefinendo la relazione tra corpi, spazio e sessualità. Attraverso l’uso di applicazioni specifiche (es. Grindr, Tinder, Brenda) così come i social networks (es. Facebook, Instagram) i soggetti producono e contemporaneamente consumano spazi di incontri (virtuali) multipli. Questi spazi sessualizzati sono connessi alle temporalità di tali media e tecnologie: nello specifico IRC chats, il contesto HTML, così come social media e tecnologie SMART mostrano differenti configurazioni della relazione tra spazio e sessualità. Oltretutto la produzione e l’uso delle interfacce sulle quali queste tecnologie sono basate offrono la possibilità di giocare e sperimentare con identità, ruoli e desideri.
Tali processi sagomano le morfologie delle metropoli transnazionali e, contemporaneamente, i soggetti che le abitano e le vivono. La vita quotidiana riceve così nuove possibilità di incontro e nuove socialità sia nelle città che nelle aree rurali a bassa densità di popolazione continuando a ridefinire il senso del luogo, dello spazio e della territorialità.
Studi, ricerche ed analisi delle modalità in cui le tecnologie digitali e le sessualità intervengono nelle geografie, rappresentano un nuovo campo di studio da esplorare. L’accesso a tali strumenti è tuttavia disuguale: se le giovani generazioni appaiono ormai “digital natives”, altri soggetti risultano “non-digitali”. Il “digital divide” può essere ricondotto ad una molteplicità di fattori: sviluppo ineguale, differenze generazionali, analfabetismo informatico o anche scelte critiche di auto-esclusione. Nel riconoscerne il potenziale, dobbiamo anche essere consapevoli di come tali piattaforme siano gestite da poteri egemonici di controllo, disciplina e perfino punizione verso le/i dissidenti (sessuali). Questa ambivalenza diventa cruciale se si considera la dimensione politica di tali strumenti. Da una parte, media, tecnologie e social networks aprono nuove forme e linguaggi di attivismo politico e conflitto, favorendo la creazione di legami a distanza e la condivisione di slogan e pratiche. Dall’altra, la polizia o altre istituzioni usano gli stessi strumenti per reprimere, controllare e punire la dissidenza sessuale nelle sue molteplici manifestazioni.
Dopo due precedenti conferenze tenutesi a Bruxelles nel 2011 e a Lisbona nel 2013, la presente conferenza ha come obiettivo quello di far confrontare tutti i ricercatori e le ricercatrici, gli attivisti e le attiviste e quei soggetti interni alla riflessione geografica e oltre, interessati/e alla discussione ed al confronto sui molteplici temi legati alla relazione tra media, spazi (urbani) e sessualità.
Invitiamo quindi ad inviare proposte di contributi, tavoli tematici o altre forme di presentazione che riguardino i seguenti temi (ma non soltanto):
– le spazialità degli incontri (sessuali) favoriti da media e tecnologie: sono solo le città ad offrire tali possibilità? Quali occasioni vengono offerte da media e tecnologie in aree rurali e/o a bassa densità?
– In che modo la relazione tra sessualità e media ridefinisce l’essere città e/o metropoli e il divario urbano/rurale?
– quali possibilità sono aperte dalla transmedialità in relazione sia alla vita (sessuale) quotidiana sia al processo di ricerca stesso? I media e le tecnologie riescono davvero a rendere la vita dei dissidenti sessuali più “vivibile”?
– in quali modi le diverse soggettività sessuali (es. Lesbiche, Gay, Transgender, Queer, Intersessuali) inseriti in spazi e temporalità differenti si appropriano ed usano media e tecnologie ?
– comunità (sessualizzate) on-line: scopi, composizioni e potenzialità;
– l’analisi del “digital divide” sia nel Nord sia nel Sud globale, riflettendo sui molteplici fattori di inclusione ed esclusione (come età, classe, istruzione, esclusione informatico-territoriale).
– “razza” e controllo digitale: nuove tecnologie del potere?
– media, tecnologie e identità (sessuale). Come viene ridefinito il desiderio?
– dialettiche di assoggettamento e soggettivazione di media e tecnologie: apertura di spazi e possibilità o (ri)produzione di controllo e disciplina?
– produzione di nuove normatività: quali nuove norme (sessualizzate) sono (ri)prodotte attraverso tali strumenti?
– “apps” per il “dating” e social media: quali possibilità offrono? Come vengono usati dalle istituzioni per controllare, disciplinare e reprimere?
– quale appropriazione e uso di tali strumenti da parte di sex workers?
– politica queer e attivismo on line: nuove forme, possibilità e limiti;
– performances e arte queer online;
– in che modo questi nuovi strumenti tecnologici cambiano i metodi di ricerca? Quali possibilità sono offerte? Cosa succede ai metodi “tradizionali”? Quali questioni etiche emergono?
Invitiamo alla partecipazione in diversi formati. Oltre alla presentazione di contributi accademici tradizionali, invitiamo a proporre (temi per) discussioni di gruppo, proiezioni di film, performances e installazioni in differenti forme, così come ogni altra forma di contributo. L’obiettivo è quello di promuovere il newtworking, i dibattiti e le discussioni tra comunità linguistiche e differenti discipline al di là dei confini nazionali.
Lingua: La conferenza sarà multi-lingue, incoraggiamo per questo ogni partecipante a presentare nella lingua di preferenza a scelta tra francese, inglese, italiano, portoghese e spagnolo.