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Nata nel 1942 in Germania, si è formata a Vienna e a Berlino. Nel 1986 si è laureata presso l’Istituto di Storia Moderna presso l’Università Tecnica di Berlino. Tra il 1985 e il 1990 ha insegnato Storia delle donne e Storia della scienza e della tecnologia presso l’Università della California e l’Università della Pensylvania. Attualmente è docente presso il Dipartimento di Sociologia e Psicologia sociale e professoressa emerita all’Università di Hannover. Ha collaborato con Ivan Illich negli ultimi anni della sua vita. Specializzata in storia della scienza, sociologia e psicologia, si definisce, e di fatto è, una storica dei corpi delle donne. Il suo è un pensiero originale all’interno del discorso scientifico, un pensiero che parte dalla percezione e dall’esperienza dei corpi come fatto culturale e non neutrale. Da sempre attenta al cambiamento dell’immaginario sui corpi con l’avanzare della tecnica e della medicina, negli ultimi anni ha preso posizione anche all’interno del dibattito sulla genetica e la biomedicina.
Bibliografia in italiano
- I geni in testa e il feto nel grembo. Sguardo storico sul corpo delle donne, Bollati Boringhieri, Torino 2006.
- Il corpo della donna come luogo pubblico. Sull’abuso del concetto di vita, Bollati Boringhieri, Torino 1994.
Bibliografia
- con Samerski, S. e Vogeler K. (2014), Die gesichtslose Patientin. Wie Menschen hinter Daten verschwinden. Mabuse Verlag, Frankfurt am Main.
- (2002) Die Gene im Kopf-der Fotus im Bauch. Historisches zum Frauenkorper, Offizin-Verlag, Hannover, ed.it (2002) Il gene in testa e il feto nel grembo, Bollati Boringhieri, Torino.
Questo libro intende parlare delle questioni politiche del presente attraverso uno sguardo storico-critico, che studia gli universi di senso del passato: la gravidanza prima dello stetoscopio, prima dell’ecografia, prima dell’embrione. Risalendo indietro fino a guardare ai geni, liberandoli dalle sovrastrutture ideologiche che si sono depositate su di essi dopo la loro scoperta. Oggi ci si trova in presenza di ciò che la Duden chiama “feto pubblico”, un fenomeno, fino a tre decenni fa, estraneo all’esperienza delle donne in stato interessante, in quanto il “conflitto morale” tra la donna e l’embrione si origina solo con la medicalizzazione e il controllo della gravidanza.
- (2003) Anatomie der guten Hoffnung. Zur Bildgeschichte des Ungeborenen, Campus
- (2002) Zur Erfahrungs- und Wisseschaftsgeschichte der Schwangerschaft (xvii-xx Jahrhundert), con Jürgen Schlumbohm e Patrice Veit Geschichte, Vandenhoeck & Ruprecht,
- (2001) Auf den Spuren des Körpers in einer technogenen Welt, Ha curato con Dorothee Noeres, Leske+Budrich,
- (1991) Der Frauenleib als öffentlicher Ort: Vom Mißbrauch des Begriffs Leben, Luchterhand, Hamburg/Zürich, ed.it. (1994) Il corpo della donna come luogo pubblico. Sull’abuso del concetto di vita, Bollati Boringhieri, Torino.
Storica delle donne, con alle spalle ricerche sul vissuto del corpo femminile nel sec. XVIII, l’autrice in questo libro sostiene la tesi, elaborata anche nel corso di una conversazione con Ivan Illich, secondo cui il feto intrauterino non è una creatura di Dio o della natura, ma della società moderna.
- (1990) Body History. A Repertory/Körpergeschichte. Ein Repertorium, Tandem.
- (1987) Geschichte unter der Haut. Ein Eisenacher Arzt und seine Patientinnenum 1730, Klett-Cotta, Stuttgart.
Saggi e articoli
- L’epoca della schizo-percezione, in Buttarelli Annalisa, Federica Giardini (a cura di), Il pensiero dell’esperienza, pp. 125-140, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2008
Link dove compaiono saggi e interventi dell’autrice
Il corpo delle donne come luogo pubblico (video), Lectio Magistralis tenuta in occasione del quinto incontro del “Seminario sulle Violenze contro le Donne”, Università Roma Tre, 16 aprile 2009
Sotto controllo. Anna Maria Crispino intervista Barbara Duden, in n. 07 Corpo, A cura di Marco Breschi e Anna Maria Crispino, Multiversoweb, 2008
Gravidanze “senza tempo”, per una storia dell´autopercezione del corpo femminile di Paola Polizzotti, Mondo-doula, 14/12/2008
Barbara Duden: Così le donne hanno perso la maternità, Il Giornale 20 febbraio 2007.
Registrazione video del dibattito dal titolo I confini della vita e l’eutanasia. Una prospettiva etica e scientifica, registrato a Roma sabato 12 maggio 2007 alle ore 15:37
Perché l’embrione è diventato persona? Ce lo spiega Barbara Duden di Maddalena Gasparini, Lihttp://www.youtube.com/watch?v=qxRmninsPYEberazione, 2 giugno 2006.
Il corpo della donna come luogo pubblico, in Tracce Fresche
Ivan Illich – Jenseits von Medical Nemesis (1976) – auf der Suche nach den Weisen, in denen die Moderne das ‘Ich’ und das ‘Du’ entkörpert, Simposio su Ivan Illich, Università di Bremen, 7-8 febbraio 2003
Sammlung I : Ausgewählte Schriften und Vorträge, 1991-1998
Die Verkrebsung. Die Historikerin des erlebten Körpers vor dem zeitgeschichtlichen Phänomen der Krebsprävention, contributo alla Conferenza Internazionale della German Cancer Society “Donne e cancro: opportunità per la prevenzione”, Francoforte, 29-30 ottobre 1997
Link
Pagina personale sul sito internet del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Hannover
Scheda curata da Claudia Bruno e Valeria Mercandino