Nel femminismo la convenzionale distinzione tra natura e cultura è consumata da tempo. Quali teorie si pongono all’intersezione di tecnologia, arte, scienze naturali e storia del Pianeta? Qual è il contributo del pensiero femminista al campo dell’ecologia, della biologia, delle tecnologie digitali? Come ripensare la materia e la materialità fuori da un determinismo meccanicista? E come interrogare e praticare le scienze come campo d’azione femminista?
Stare al presente delle invenzioni più avanzate nel campo della biomedicina, della fisica, della biotecnologia, sapendo intravedere simultaneamente ambiguità e linee di fuga, senza rifugiarsi in visioni tecnofobe e neoprimitiviste o – al contrario – nel negativo di ipotesi di accelerazione, è senz’altro una delle sfide del pensiero femminista contemporaneo.
Pensare insieme corpo e tecnologia, umano e non-umano, vivente e non-vivente, economie e forme di vita – il Quaderno Uno tenta una ricognizione delle molte ipotesi che sono già all’opera nelle indagini scientifiche, nelle epistemologie, negli approcci femministi alla bio-medicina, nelle arti come campo di immaginazione politica.
Quaderno Uno
natura | cultura | artificio
(a cura di EcoPol/Ilenia Caleo)
Un manifesto materialista
EcoPol, Introduzione | Crocevia | Posizionamento | Tracciati
Birgit Mara Kaiser e Kathrin Thiele, Diffrazione: onto-epistemologia, fisica quantistica e critica delle scienze umane
Liana Borghi, Percorso per diffrazione
Donatella Saroli, “If you could see what I’ve seen with your eyes”. Sguardi possibili offerti dalle pratiche artistiche
Ilenia Caleo, Dentro le turbolenze espressive della materia
Olivia Fiorilli, Biomedicina. Affari di donne
Beatrice Busi, Luci e ombre della normalizzazione della critica femminista: il caso della biologia del sesso
Norma Santi, FREE OUT | Opera Elementale #5
STRUMENTI
Laura Felline, Epistemologie femministe
EcoPol e Sara Pierallini, Bibliografia ragionata
Bionote delle autrici
Indice generale