Refugia

In stretta risonanza con la figurazione dei “refugia” (Tsing 2015, 2017, 2020; Haraway 2016), la sezione raccoglie i lavori finali dell* iscritt* alla Summer School “Narrazioni dai futuri in rivolta. Nuovi materialismi in tempi postumani” del Master in Studi e Politiche di Genere dell’Università degli Studi di Roma Tre, a.a. 2019-2020.
Srotolando i filamenti vischiosi della gestualità processuale e incarnata della scrittura, questi esercizi sono recensioni “affettive” di luoghi naturculturali riscoperti durante il lockdown, con cui le autric* hanno allenato la propria e la collettiva percezione della transindividualità e della trancorporeità.
Decostruendo le dicotomie patriarcali, le narrazioni autobiografiche e soggettive si concatenano alle storie provenienti dalla materia organica e inorganica, umana e animale, culturale e naturale, prefigurando nuove modalità di relazione collettiva.

Lo spazio “Refugia” dell’Atelier Narrazioni è altresì il luogo in cui proseguire l’indagine sulle forme di vita collettive capaci di costruirsi anche per mezzo di relazioni postegemoniche e postidentitarie.

[Le immagini in evidenza sono di Lina Bo Bardi]

Isabella Pinto

Lucertole

Lucertole

di Desirée Memme «Per le salamandre, dopo una ferita, come per esempio la mutilazione di un arto, c’è una rigenerazione che comporta la ricrescita di una struttura e il recupero di una funzione. […] L’arto ricresciuto può essere mostruoso, doppio, potente. Siamo stati…
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[senza titolo]

[senza titolo]

di Arianna Porrone Aprile 2020. Macerata, ma potrebbe essere un luogo qualunque. Spazio e tempo dilatati.  Nasce Anna, in una camera al secondo piano sulla via dal nome di santo. Quattro mura non  parallele. Dall’altro lato un’altra donna, una coinquilina.  Dentro,…
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[senza titolo]

di Benedetta Rossi Per vivere e morire bene nello Chthulucene è necessario allearsi con le altre creature al fine di ricostruire luoghi di rifugio; solo così sarà possibile ottenere un recupero e una ricostruzione parziale e solida della terra in…
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Stanze

Stanze

di Giovanna Senatore Scrivo di questi giorni trascorsi. Scrivo di relazioni, aperture, intrecci. Scrivo navigando tra porti sicuri, dove ormeggiano le mie scrittrici; lì, saltando sui loro battelli ondeggianti dolcemente, ho scavato me stessa senza risparmio. Scrivo tra insenature agitate…
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Dopo le branchie

Dopo le branchie

di Elisa Tremolada L’orrendo Subotnik mi ha ripulito di tutto il cancro. Mi ha levato i polmoni ormai massacrati dalle metastasi ed è intervenuto sul sistema circolatorio: ha deviato, modificato, ricostruito e mi ha salvato. Ora vivo in un’enorme vasca,…
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