Relatrice: Prof.ssa Federica Giardini
Correlatrice: Prof.ssa Anna Lisa Tota
Università degli Studi Roma Tre
Facoltà di Lettere e Filosofia
Anno accademico 2008/2009
Tesi in FILOSOFIA POLITICA
> Premio speciale cultura ecofemminista “Laura Conti 2009”, Ecoistituto del Veneto Alex Langer
mail: claudiabruno(chiocciola)iaphitalia.org
ABSTRACT
Il filo conduttore consiste nel confronto tra le proposte epistemologiche e politiche di due pensatrici contemporanee, Vandana Shiva e Donna Haraway, entrambe personalità carismatiche ma soprattutto addette ai lavori all’interno del discorso scientifico internazionale. Vandana Shiva, fisica e ambientalista indiana, tra i fondatori dell’ecologia sociale, costituisce un punto di riferimento per il movimento democratico globale legato alla difesa del bene comune. Donna Haraway, biologa molecolare e storica della scienza, famosa per aver inventato gli studi sui cyborg, insegna attualmente all’Università di Santa Cruz, in California. Le due narrative appartengono a mondi distanti, culturalmente e geograficamente, e tuttavia costretti a coabitare il comune spazio globale scaturito dall’implosione dei confini moderni. In questo senso, l’invenzione del lavoro ti tesi consiste proprio nell’aver immaginato un dialogo tra due prospettive così diverse. Una parte della trattazione è dedicata agli immaginari proposti dalle due autrici, con particolare riferimento alla critica del pensiero scientifico moderno, e alla teorizzazione di nuovi modelli di oggettività. Un’altra parte è dedicata invece al concetto di sostenibilità e alle strategie di sopravvivenza articolate dalle due autrici in relazione alle nuove politiche di controllo, sui corpi e sugli ecosistemi, emerse dalle più recenti applicazioni delle tecnologie genetiche e contemporaneamente dal movimento globale di privatizzazione dei beni comuni. L’appendice al testo include la trascrizione e la traduzione dall’inglese del discorso tenuto da Vandana Shiva presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna a maggio 2009, e la breve analisi di un caso italiano di disobbedienza civile per la difesa del bene comune, quello delle donne del presidio “No Dal Molin” di Vicenza, che hanno svolto un meticoloso lavoro di corpi, parole e relazioni per opporsi alla costruzione della seconda base militare statunitense nella loro città.
INDICE
Introduzione
I – PROSPETTIVE PARZIALI
La natura e le donne
- La critica femminista al razionalismo occidentale
- Differenze, non gerarchie: critica alla logica del dominio
- Ricostruire la relazione: oltre l’individualismo
- Il pensiero dell’esperienza: contro la neutralità
- Incontrare l’altro: critica all’antropocentrismo
La riflessione ecofemminista degli anni ’70 e ’80
- Non solo a Nord: ecofemminismi nel mondo
- Un movimento di liberazione dalla rete di dominio
Il cyber-femminismo degli anni ’80 e ’90
- La tecnologia come strumento di molteplicità
- Il cyber-femminismo, un discorso emergente
Immaginari di fine millennio
Donna Haraway, in California e da nessun’altra parte
- Scienza moderna e “cultura della non cultura”
- Tecnoscienza contemporanea e “natura della non natura”
Vandana Shiva, uno sguardo dal Sud
- La Scienza? Un progetto patriarcale di colonizzazione
- Scienza occidentale e crisi ecologiche
Nuovi materialismi epistemologici
- Recuperare il principio femminile attraverso la śakti
- Il progetto politico di una tecnoscienza femminista
Oggettività situate
Haraway: una scienza responsabile situa i saperi nei corpi
- La conoscenza della natura come conversazione
- Il recupero della visione come posizionamento critico
- Contro una politica della rappresentazione
Shiva: una scienza sostenibile dà valore ai saperi locali
- L’etnoscienza come “giusta via” d’accesso al naturale
- Recuperare i legami, il caso della foresta
- Le donne del Sud, scienziate della natura
II POLITICHE DI CONFINE
Politiche di permeabilità: manipolazioni
Nel ventre del mostro, la natura che cambia
L’era dei tecno-corpi: biotecnologie e tecnologie dell’informazione
Genealogie ibride: semi transgenici ed embrioni in provetta
Ripensare il limite: la biologia come metafora e il sacro come tecnica
La questione della diversità
Promesse mostruose: nuovi sistemi di parentela
Minacce catastrofiche: inquinamento e crisi delle diversità
Raccontare l’umanità
Politiche di controllo: appropriazioni
La fabbrica globale e militarizzata della natura™
Se la natura diventa un supermarket
Casi di controllo sull’accesso alla vita
Acqua, da bene comune a risorsa per pochi
Semi, banche al Nord ed erosione al Sud
Casi di controllo sui corpi
OncoTopi “contro” Vacche sacre
Corpi di donne del Terzo Millennio
Strategie di sopravvivenza: movimenti
Un comune desiderio di “sostenibilità”
Vandana Shiva: ritornare alla Terra
- Verso una “democrazia della Terra”
- I movimenti delle donne per il bene comune
- Il movimento Chipko per le foreste
- Le donne di Plachimada contro Coca-Cola
- La rete Diverse Women for Diversity
Donna Haraway: muoversi oltre la famigla
- Verso nuove forme di convivenza
- Cosmopolitiche dei “compagni di specie”
Conclusioni
Sulla crisi come opportunità per una politica delle donne
Appendice
“Terra Mater. Ecologia e sviluppo da un punto di vista femminile”. Discorso tenuto da Vandana Shiva presso l’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, maggio 2009
Strategie di disobbedienza per la difesa del bene comune
Un caso italiano: il Gruppo Donne “No Dal Molin” di Vicenza
Intervista ad Antonella Cunico
La lettera a Michelle Obama
Il manifesto