A gennaio 2016 si è concluso il workshop a cura di Iaph Italia “Lineamenti teorico-politici di femminismi, genere, differenza” una sperimentazione di filosofia politica all’Università di Roma Tre con studenti e studentesse di scienze della comunicazione, lettere, attiviste storiche e singolarità traformative nel presente. Un percorso introduttivo tra genealogie non revocabili, esistenze messe al lavoro e saperi del corpo; dalle pratiche degli anni ’70 – psicanalisi, autocoscienza e collettivi di quartiere – ai vizi dell’uguaglianza moderna e alle virtù della differenza: autonomia in situazione.
Le parole-chiave che abbiamo scelto sono servite a individuare le trasformazioni storiche e gli spostamenti teorici nelle pratiche di quei movimenti sociali che hanno messo in discussione il rapporto tra pubblico e privato, cioè personale e politico, la natura riproduttiva e non creativa del lavoro femminile, dinamiche di esclusione e gerarchie tra i generi, cercando gli aspetti più propri di ogni contesto femminista. Abbiamo rivoltato le logiche aziendaliste dell’empowerment femminile, pensando che tante misure delle pari opportunità siano interventi di cosmetica rispetto alla condizione precaria e al senso di un’eccedenza che viene dall’attività e dai corpi fuori misura che s’incontrano nella politica. Abbiamo introdotto alla complessità dei gender studies e del linguaggio artistico tra generazioni e sensibilità differenti.
Questo fa scattare una riarticolazione dell’esperienza. E’ già successo a noi quando abbiamo visto un’altra rivoltarsi al sistema della subalternità e questo riconoscimento per salto analogico, senza identificazioni essenzialiste, è lo stesso salto che si fa nella traduzione di due lingue diverse. La differenza dei corpi non produce politica per essenza, questa si fa e si disfa invece nell’attenzione all’esperienza del corpo, nei gesti quotidiani di relazione più dello scontro, di complicità più dell’affrontamento. I segni di questa politica ci sono stati raccontati dalle voci e dagli scritti di chi ha partecipato a questi Lineamenti e che ringraziamo per aver fatto un pezzo di strada insieme.
Malania Baroncini – Le donne e la filosofia: la prospettiva del femminismo nelle teorie filosofiche
Il femminismo è uno dei movimenti più eterogenei e di più vasta influenza del Novecento che si è sviluppato con caratteristiche peculiari in ogni paese ed epoca (continua)
Bianca Birsan – Emancipazione e liberazione
Il movimento di emancipazione era un onesto movimento che voleva diritti civili, pari opportunità, il diritto a gestire la propria sessualità. Era un movimento che chiedeva, che davanti alla legge prima di tutto ci fosse una persona, e poi un uomo o una donna. Come tutti i movimenti di emancipazione voleva la parità legale, l’emancipazione appunto dall’inferiorità giuridica (continua)
Nadeja Calugareanu – La donna… ieri, oggi e domani
Nel mondo occidentale il comportamento maschile viene inteso in modo da sembrare più stabile di quello femminile, e anche meno soggetto alle interpretazioni che possono variare secondo le epoche, i luoghi, le condizioni sociali e culturali presenti (continua)
Eleonora Camilli – Un giorno ho chiesto a mia nonna
Ho deciso di partecipare al seminario Lineamenti teorico-politici di femminismi, genere, differenza, organizzato dalla professoressa Giardini e dall’Associazione internazionale delle filosofe, sia per colmare le lacune della mia formazione universitaria in Lettere moderne e della specializzazione in Italianistica, sia per un forte interesse (continua)
Martina Carocci – Il vero movimento femminista non è avvenuto sulle piazze
Siamo fin troppo abituati a parlare di femminismo, di diritti della donna e di emancipazione, infatti troviamo milioni di considerazioni su questo argomento sia nella letteratura, che nella politica, che nella cultura stessa. Il movimento femminista è ai cardini della società e della sua formazione attuale e futura; è un’ideologia, è la consapevolezza di essere “donna” che ognuno di noi ha materializzato (continua)
Ilaria Conti – L’uguaglianza di Olympe de Gouge
Vorrei terminare il percorso conseguito, analizzando e descrivendo alcune personalità femminili, le quali hanno fatto la storia del femminismo, e ancora oggi le battaglie non sono esaurite, ma riguardano il piano privato, il rapporto uomo-donna: ‘’gli uomini uccidono ancora le donne’’?; il “mammo” è una pura invenzione (continua)
Marzia De Pietro – Le principesse si salvano da sole
Con l’avvento della possibilità di comunicare teoricamente qualsiasi messaggio ad un numero sempre maggiore di persone e, quindi, con il passaggio da una comunicazione elitaria e personale ad una sempre più aspecifica e intersoggettiva, i (mass) media sono ben presto diventati dei veri e propri portavoce della realtà storica e sociale nella quale si inserivano.(continua)
Floriana Doronzo – Filosofie maschili e femminismo
“Quando entra un uomo in casa, se stai mangiando sputa il boccone, se sei seduta alzati, se ti stai vestendo fermati”. Era il dolce monito con il quale mia nonna ha cresciuto mia madre e mia zia, sorelle di quattro fratelli, alleati di un unico padre. Una famiglia in cui unire due lembi interni di una gonna per farne dei pantaloni da lavoro è costato a mia madre la cacciata da casa (continua)
Clarissa Greco – Conflitti e resistenze
Per poter esprimere un’opinione, un giudizio e delineare quindi una posizione, è necessario “un punto di vista”. Ovvero analizzando il complesso delle narrazioni prodotte sulle donne e sulla loro violenza, non si può non considerare la diversità dei contesti storico-culturali in cui queste si sono manifestate (continua)
Maria Giovanna Lenci – Il personale è politico
Il personale è politico. Questa fu l’illuminante intuizione delle donne che dal 1970 in poi iniziarono a riunirsi in gruppi autonomi di discussione, dando così vita ai primi collettivi femministi italiani (continua)
Ilaria Nassa – Un percorso verso e con il Femminismo
Voglio precisare che ogni donna è diversa dall’altra in quanto ogni persona è diversa e unica. Quando nasciamo, siamo influenzati dalla nostra famiglia, dalle nostre amicizie, dall’ambiente, dagli studi scolastici e, inoltre, dalla nostra personale interpretazione alla realtà. Con questo intervento, ho cercato di spiegare a come io sia arrivata a dare un significato preciso al mio essere donna. (continua)
Silvia Puccio – Figure femminili, identità di genere, linguaggio
In questa relazione prendo in esame diversi aspetti che sono stati fonte di argomenti e scambi culturali per tutta la durata del Seminario. In particolare, evidenzio alcune tematiche specifiche legate al concetto di Femminismo e il ruolo mutevole della donna, in merito anche al contesto storico e ai cambiamenti socio – culturali che si susseguono dagli anni ’60 ad oggi (continua)
Loredana Ranieri – Dall’emancipazione alle pari opportunità
Per Aristotele la donna era un “errore della natura”, per Tommaso d’Aquino è un “uomo malriuscito”, incompleto. Entrambi sottolineano l’importanza del ruolo domestico della donna, rimarcando però la necessità che nella casa sia l’uomo ad avere il potere. In altre parole, il fatto che la donna sia indispensabile non porta alla parità con l’uomo. (continua)
Valentina Riolo – Una sfida da non perdere
Questa relazione nasce con l’intento di esaminare il ruolo della donna nel contesto politico e di vita associata attraverso un rapido excursus storico che va dalla Grecia antica ai giorni nostri, passando per il mondo romano e quello bizantino, l’Europa moderna e il Novecento. Ci si interroga allora sull’ipotetica semplicità del vivere essendo uomini. (continua)
Maria Grazia Stella – Dall’altra metà del cielo all’altra metà dello spazio
L’altra metà del cielo. Era così che Mao Tse-Tung, il ‘Quattro volte grande’ – Grande maestro, Grande capo, Grande comandante supremo, Grande timoniere – il filosofo, politico e rivoluzionario cinese, simbolo e artefice di un profondo rinnovamento nel suo immenso Paese nella prima metà del Novecento, definiva la donna. Una definizione che è entrata nell’uso corrente per riferirsi all’universo femminile, e quindi alle donne di tutte le età, di tutti i paesi, di tutte le culture del mondo (continua)
Alessandro Tamagnini – Dall’incontro di linguaggio e politica
Il tema trattato riguarda il linguaggio e la politica: negli ultimi decenni molte delle partecipanti al movimento femminista hanno attribuito una funzione decisiva al rapporto tra diventare soggetti e linguaggio. Per le donne la gabbia dei pregiudizi e degli stereotipi hanno rappresentato degli ostacoli per l’accesso alla piena partecipazione alla vita comune. Il mancato accesso o esercizio di una parola continua a essere una sfida in vista di un ordine politico giusto. (continua)
Monica Volpini, Gabriele Blasi, Alessandro Langella – Dal corpo profano al corpo riconsacrato
Il corpo è al centro della scena. Non ci riferiamo soltanto alla scena teatrale ma alla più generale scena del mondo (semiotico) che abitiamo: siamo circondati dall’onnipresenza del corpo che costituisce la base materiale e sociale della nostra esistenza. Il corpo è diventato il grande attore che si muove sul palco del mondo, che occupa il centro assoluto di tutte le scene possibili: mediatiche, accademiche, istituzionali e, più in generale, la scena della stessa vita sociale. (continua)