Francesca Romana di Santo nasce a Roma nel 1979. Si laurea in lettere e filosofia alla Sapienza e durante gli anni dell’Università comincia a scrivere cronache di partite di calcio, finché non si iscrive all’albo dei giornalisti pubblicisti. Il mese dopo aver discusso la sua tesi vede uno spettacolo a teatro che la folgorerà completamente, soprattutto il suo protagonista, l’attore francese William Nadylam, e la sua vita prende un’altra strada.
Decide di studiare per diventare un’attrice e si trasferisce a Perugia dove frequenta l’accademia dello stabile dell’Umbria. Per molti anni lavora in numerosi spettacoli, continua la sua formazione, insegna teatro a bambin* e adolescenti e si dedica anche alla scrittura con la drammaturgia di “Bombe di carta” liberamente ispirato all’epistolario tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West, “Io, Cassandra” un monologo dove i desideri dell’autrice e interprete si mescolano a quelli di Cassandra di Christa Wolf e la scrittura scenica “Tutto il nostro folle amore” con il collettivo artistico nato dentro il Teatro Valle Occupato.
È attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti femministi.
Vive sparpagliata tra Roma e Orléans, dopo che più di due anni fa ha deciso di trasferirsi in Francia, dove fa parte della compagnia teatrale Collectif36bis.
Dal 2020 è iscritta alla SIL e alla Italian Virginia Woolf Society.
I suoi sogni nel cassetto sono chiacchierare davanti a un tè con Virginia Woolf, vincere l’Oscar e condurre la domenica sportiva. William Nadylam l’ha già conosciuto.