Gabriella Bonacchi

Mail: bonacchi.ricerche(chiocciola)fondazionebasso.it

Laureata in filosofia, il tema delle sue ricerche personali è la presenza femminile in politica ma si occupa anche di questioni legate ai temi della bioetica. È tra le fondatrici di “Memoria. Rivista di storia delle donne”. In qualità di esperta in queste due aree tematiche promuove seminari e incontri alla Fondazione Basso, è docente del Master “Women’s studies e identità di genere” dell’Università Roma Tre e partecipa alle iniziative della Casa Internazionale delle Donne. Nel 2006 ha partecipato al Simposio Internazionale delle Filosofe (IAPH) tenutosi all’Università degli Studi Roma Tre.

 

Bibliografia

• Culture politiche e dimensioni del femminile nell’Italia del ‘900, (a cura di), con Cecilia Dau Novelli, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2010.

I saggi raccolti analizzano le diverse facce di uno stesso interrogativo che percorre tutta la storia del rapporto tra la realtà femminile e la politica: per le donne vale il principio generale della democrazia rappresentativa “una testa un voto” oppure il principio della rappresentanza delle donne come gruppo separato? Per tentare un bilancio delle ricerche intorno a questo nodo si è partite dalla peculiare complessità che il rapporto tra rappresentazione e rappresentanza presenta negli ambiti del femminile.

Sotto altri cieli. L’Oltremare nel movimento femminile italiano (1870-1915), di Catia Papa con un saggio introduttivo di Gabriella Bonacchi, collana I libri di Viella, 99, 2009.

Il libro intende fornire un contributo alla conoscenza della cultura femminista italiana ricollocandola nel contesto coloniale in cui nacque e si diffuse, nella convinzione che anche in Italia l’espansione africana abbia influito sulle modalità culturali e associative del movimento delle donne.

Simbologie politiche al femminile, con Venzo M. I. (a cura di), Gangemi, Roma 2006.

Dalla fine del settecento la funzione pedagogica delle rappresentazioni del femminile diventa un perno di ciò che oggi chiamiamo comunicazione politica. Per tutto il XIX,fino alla prima metà del XX secolo, dignità morale ed esclusione politica vengono conciliate in base al tacito principio per cui «gli uomini fanno le leggi, le donne i costumi». Nella propaganda politica del secondo dopoguerra e nella costruzione della repubblica osserviamo il verificarsi di alcune trasformazioni.

Una costituzione senza stato, ricerca della Fondazione Lelio e Lisli Basso – Issoco, (a cura di), Societa editrice Il Mulino, Bologna 2001.

I saggi proposti raccolgono, assieme ad altri sei volumi, i risultati della ricerca “Verso la costituzione europea” promossa dalla Fondazione Cariplo. L’obiettivo del volume è di focalizzare presupposti culturali, valori e princìpi chiave che dovrebbero guidare il processo di costituzionalizzazione europeo.

Legge e peccato. Anime, corpi, giustizia alla corte dei papi, Laterza, Roma 1995.

Un interrogativo: non è stata forse la Chiesa, con il suo atteggiamento di repressione di corpo e sessualità, a provocare la crescita zero? Il contributo della Chiesa moderna all’autodisciplina repressiva.

Il dilemma della cittadinanza: diritti e doveri delle donne, con Angela Groppi (a cura di), Laterza, Roma 1993, in Annali della Fondazione Lelio e Lisli Basso – Issoco, Roma.

Il volume parte da un documento eccezionale nella storia delle rivendicazioni femministe: la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina dell’89, testo fondamentale della Rivoluzione francese e dei moderni diritti alla libertà e all’uguaglianza. I vari saggi analizzano organicamente quanto da allora è accaduto nelle relazioni tra individuo, comunità e Stato, rapportato alla realtà e ai diritti delle donne.

 

Articoli e varie
• Complici, ladre di libertà, madri simboliche, Parolechiave, 26,  Roma, 2001, pp. 265-280

Elenco dei link dove compaiono articoli, testi, interventi dell’autrice
http://www.dwf.it/come_eravamo/dwf/autori/bonacchi.htm#tempo
http://vimeo.com/7185496
http://archive.org/details/Bonacchi_modernita_e_libri
http://www.multiversoweb.it/rivista/n-07-corpo/la-biopolitica-delle-donne-da-carl-schmitt-al-femminismo-887/

Link
Collegamento alla Fondazione Lelio e Lesli Basso nata a Roma nel 1973 dalla fusione della ricca biblioteca personale di Lelio Basso con l’Istituto per lo studio della società contemporanea (Issoco)

Collegamento alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, luogo storico del femminismo, centro studi e luogo di incontro.

Iniziative

Insieme a S. Rodotà e con la collaborazione di M.T. Anneca, promuove dal 1999 seminari e incontri dedicati all’approfondimento di temi specifici sulle scienze e tecnologie della vita presso la Fondazione Basso. L’iniziativa della Fondazione è articolata su due versanti: i Dialoghi interdisciplinari di bioetica e la pubblicazione di Biogea, banca dati sui temi cruciali della ricerca bioetica in Italia.

Organizzatrice insieme a Marina D’Amelia (Università La Sapienza di Roma) del ciclo di otto incontri seminariali con cadenza mensile “Pari e Dispari. Storia e culture della differenza di genere” organizzati dalla Fondazione Basso in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.

Scheda curata da Federica Voci e Nicoletta Stellino

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Federica Voci, classe 1977, laureata in filosofia della religione alla Sapienza (2003), incontra Federica Giardini e con Lei, il pensiero della differenza, frequentando il master “Filosofia e Interculturalità” (2005). Ha partecipato all’organi (...) Maggiori informazioni

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Nicoletta Stellino si è laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi Roma Tre con una tesi sul concetto di autorità e sul rapporto tra potere e politica nel contemporaneo, con particolare attenzione alle questioni affrontate dal pensiero (...) Maggiori informazioni

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Valentina Riolo (Crotone, 1995) si è laureata in Scienze filosofiche presso l’Università degli Studi Roma Tre - dopo un Erasmus alla Freie Universität di Berlino - con una tesi dal titolo "Critica della misura neoliberale e nuove prospettive. Co (...) Maggiori informazioni