a cura di Federica Giardini, Sara Pierallini, Federica Tomasello
Dalle mobilitazioni per il salario al lavoro domestico degli anni Settanta alla ripresa della questione della riproduzione sociale su scala planetaria, la critica femminista dell’economia politica, attingendo alle prospettive aperte dalle mobilitazioni e dalle pratiche dei movimenti delle donne, aiuta a comprendere la «natura» attuale dell’economia, tanto nei suoi aspetti ideologici che strutturali. L’analisi della natura dell’economia mostra, infatti, come i processi di valorizzazione capitalistica sottopongano le attività umane e le risorse naturali a un regime di visibilità e invisibilità strumentale: dalla disponibilità incondizionata della cura assegnata alle donne al consumo illimitato di quel che rende possibile la vita, fino alle falsificazioni del capitalismo green. I contributi presenti nel volume non si limitano a ricostruire la parte delle donne in questi processi, ma concorrono a una ridefinizione del campo economico e delle sue intersezioni con l’ecologia.