Qui di seguito segnaliamo alcune delle opere più interessanti di Nicole Loraux, una delle menti più feconde e vivaci del panorama francese contemporaneo. Da poco scomparsa, Loraux ha saputo coniugare in ottica di genere la sua particolare indagine sull’antichità classica, in una ricerca che fa saltare tutte le barriere disciplinari e concettuali ed in cui la storia incontra l’antropologia, la filologia e la psicanalisi. Tra le opere fondamentali dell’autrice ricordiamo, oltre a quelle segnalate, il testo “L’invèntion d’Athenes” e “La voce addolorata”, del 1981 e 1999, così come “La Città Divisa” del 1997 e il postumo“La Tragédie d’Athènes”, opere fondamentali per comprendere il discorso di Loraux sul politico ateniese e la sua ideologia dell’Uno – ed in cui si affrontano i temi della negazione del due e il rifiuto della stasis e del conflitto che divide il corpo civico – ma non strettamente connesse ai temi di genere.
Les enfants d’Athena
(testo non disponibile in lingua italiana)
Editions La Découverte, Parigi, 1984
Indagando il tema dell’autoctonia e del mito della nascita di Erittonio e della stirpe ateniese dal suolo della città, Loraux illustra il lavoro sull’immaginario che il mito porta avanti nei confronti della tassonomia sociale, fornendo precise narrazioni in cui inquadrare la donna e il ruolo che questa acquisisce nello spazio civico. Delineando la città come interamente presa all’interno dell’opposizione maschile/femminile, Nicole Loraux ricostruisce le trame di un ordine sociale che sembra essere interamente scandito dal ritmo delle figure del mito: da Gaia a Pandora, fino ad Atena, la dea vergine devota alla legge del Padre.
Come uccidere tragicamente una donna
Hachette, 1985 (Laterza 1988)
Indagando la messa in scena della morte della donna nella tragedia del V secolo ateniese, Loraux rintraccia le trame segrete del discorso civico sul femminile. Attraverso la rappresentazione scenica della morte della donna, precisamente caratterizzata rispetto alla morte cruenta dell’eroe virile, la tragedia mette in atto le categorie dell’immaginario ufficiale, riproponendo così, in altre vesti, le suddivisioni e le opposizioni su cui viene a costruirsi il politico greco.
Il femminile e l’uomo greco
Gallimard (Laterza 1991)
Testo fondamentale per comprendere il discorso dell’autrice sul rapporto di inclusione del femminile nel politico e nel maschile greco. Il testo mostra infatti chiaramente come, aldilà delle rigide opposizioni tra identità maschile e femminile, tra polis e oikos, dichiarate dal discorso civico della città, vi sia, tra epopea, mito, discorso ufficiale e filosofia, un movimento di inclusione e assimilazione che porta il femminile ad arricchire e ad informare l’esperienza del maschile e del politico greco.
Le madri in lutto
Editions de Seuil, 1990 (Laterza 1991)
Attraverso l’analisi delle misure civiche atte a codificare e a controllare il lutto e l’espressione di dolore all’interno della città classica, Loraux pone in analisi il politico greco e la pericolosa eccedenza che rispetto ai propri spazi questo rintraccia nel femminile. Controllare il lutto e la memoria diviene così, per l’ideologia civica, momento fondamentale di asservimento dell’eccesso femminile rispetto al politico.
Nati dalla Terra
Editions de Seuil, 1996 (Meltemi 1998)
Partendo dal mito fondante dell’identità ateniese, quello che radica la cittadinanza nell’autoctonia degli abitanti del suolo civico, Loraux indaga le opposizioni dicotomiche su cui si costruisce il politico greco, prima tra tutte l’opposizione tra maschile e femminile; a partire dal racconto della nascita dal suolo civico dei primi cittadini, Loraux illustra come si inneschino meccanismi di de-reazzazione del femminile che ratificano nell’immaginario l’ordine e la tassonomia sociale imposta dall’ideologia democratica.