ITALIAN FEMINIST THEORY AND PRACTICE
Graziella Parati, Rebecca J. West
Fairleigh Dickinson University Press 2002
In the first section of this volume, the core issues involved in talking about concepts of sexual difference, especially within Italian feminism, are presented. These issues are tied to theories and practices that can be found in French Feminism, but they are shaped by the specific Italian and sociohistorical context. The essays in the second section explore many elements of the theoretical debate on difference, and its role in contemporary feminist thought and elsewhere.
LES FEMMES DE PLATON À DERRIDA
Anthologie critique
Françoise Collin, Evelyne Pisier, Eleni Varikas
Plon, Parigi 2000
Questo testo in lingua francese è un’antologia critica che propone una selezione di grandi testi che affrontano il problema dello statuto della donna. Il progetto vuole dare lo spazio adeguato alla differenza dei sessi in modo da sottolinearne l’imprescindibilità per il pensiero, allo stesso modo dell’importanza resa alla storia delle idee in generale. Lo scopo è esprimere l’urgenza di una riflessione sulla differenza sessuale che sia in grado di illuminare la filosofia a venire per donne e, di conseguenza, anche per gli uomini. Inoltre, si evidenzia l’omissione di alcuni temi in seno alla storia della filosofia ufficiale, così come l’oblio di alcune pensatrici essenziali. La domanda che il testo vuole sollecitare nella lettrice è: “se avessi saputo, fin dalla scuola e dall’università, quel che i filosofi pensavano delle donne, li avrei letti e compresi allo stesso modo?”.
A COMPANION TO FEMINIST PHILOSOPHY
Alison M. Jaggar, Iris Marion Young
Blackwell Publishers LTD, Oxford (UK) 1998, 2000
Un’antologia in lingua inglese che colloca la forza e le potenzialità della teoria femminista in un contesto che non sia solo quello della tradizione occidentale ma anche delle riflessioni di altri paesi. I saggi contenuti in questa raccolta, molti dei quali sottolineano la funzione performativa e normativa del linguaggio, ci invitano a osservare ciò che è accaduto nel passato nella speranza di poter guardare avanti, all’interno di una nuova epoca del pensiero femminista. Chiara ed essenziale nell’obiettivo e ricca di informazioni, quest’opera è la migliore guida per disporre della gamma e la profondità della teoria femminista.
RE-READING THE CANON SERIES
Pennsylvania State University Press, Philadelphia
Collana curata da Nancy Tuana, docente di Filosofia all’Università dell’Oregon
Questo progetto, edito dall’Università Statale della Pennsylvania, si articola in circa trenta volumi, composti da vari saggi scritti da donne, alcuni inediti e altri già precedentemente pubblicati. Ciascun libro è dedicato all’analisi di un’importante figura del panorama filosofico antico e contemporaneo. I saggi presenti in ogni volume propongono un’originale re-interpretazione da un punto di vista squisitamente femminista della tradizione di pensiero occidentale, con l’intento di ri-significare le opere e i personaggi della filosofia che hanno determinato il Canone culturale europeo e nord-americano. L’analisi critica condotta da queste studiose impreziosisce il sapere filosofico, fornendo una lettura coinvolgente e stimolante dei protagonisti del nostro pensiero; non stupirà quindi trovare tra questi anche nomi di donne che, con il loro contributo, hanno non solo accresciuto, ma in parte determinato il nostro modo di agire e pensare.
FEMINIST INTERPRETATIONS OF BENEDICT SPINOZA
a cura di Moira Gatens, Pennsylvania State University Press, Philadelphia, 2009.
L’ultimo lavoro pubblicato in questa collana è votato allo studio del pensiero di Spinoza, noto protagonista della filosofia moderna. Scritto da studiose internazionali, questo è il primo libro interamente dedicato alla rilettura del lavoro etico, teologico e politico spinoziano condotto da una prospettiva totalmente femminista.
Gli argomenti trattati spaziano dal rapporto mente-corpo in relazione alla distinzione sex-gender alla natura dell’amore e dell’amicizia, dal controverso rapporto tra il determinismo e il libero arbitrio all’analisi della politica e della sovranità, passando per le questioni cruciali del corpo, del potere e del confronto/riconoscimento tra i sessi.
Tra le autrici dei saggi compaiono Luce Irigaray e Paola Grassi.
FEMINIST INTERPRETATIONS OF AUGUSTINE
a cura di Judith Chelius Stark, Pennsylvania State University Press, Philadelphia, 2007.
Agostino, Padre della Chiesa e teologo di importanza basilare nella tradizione ecclesiastica, è forse l’intellettuale cristiano più avversato dalle intellettuali femministe, o comunque quello più problematico, con il quale è sempre stato difficile instaurare un dialogo intellettuale.
Ma se il Cristianesimo si rivela già da subito una religione “sessista”, per via del rapporto privilegiato tra Padre e Figlio da cui Maria è decentrata se non esclusa, Agostino, che pure, sulla scia di tale pensiero, considera le donne esseri inferiori, intrattiene con esse un rapporto ambivalente: l’amata madre Monica, che lo converte al Cristianesimo, sarà nella sua vita un costante punto di riferimento, al punto da influenzare le sue scelte e da fargli abbandonare la donna dalla quale ebbe un figlio; essa infatti, essendo una serva, non poteva più essere al fianco di un uomo che, di lì a poco, sarebbe diventato vescovo.
I saggi di questo volume raccontano il rapporto intrattenuto dal santo africano con il sesso femminile, esplorando aspetti del suo pensiero – la sessualità, la questione delle donne, il corpo – troppo spesso tralasciati nei dibattiti che lo vedono protagonista.
Tra le saggiste compare Rosemary Radford Ruether, teologa femminista.
FEMINIST INTERPRETATIONS OF ARISTOTLE
a cura di Cynthia A. Freeland, Pennsylvania State University Press, Philadelphia, 1998.
Il volume è diviso in due parti, volte ad analizzare rispettivamente la scienza teoretica e quella pratica del filosofo greco. Rispetto ad un femminismo radicale, per il quale la filosofia aristotelica è quasi totalmente da rigettare, le autrici di questi saggi si propongono di rivalutarne e riabilitarne alcune parti, poiché, nonostante gli stereotipi e il sessismo da cui è caratterizzata, essa segna, insieme al pensiero di Platone, l’inizio di ogni filosofare occidentale.
Questo però non significa consegnarsi ciecamente ad un modo di fare filosofia, ma, partendo invece da determinati assunti condivisi, creare un sapere critico in grado di risolvere i nodi lasciati irrisolti da quel sapere antico. È questo l’intento primario delle autrici impegnate in quest’opera: rileggere il canone aristotelico cercando di cogliere ciò che è sfuggito ai suoi interpreti, non ciò che è palese e noto. Così facendo, possiamo imparare una nuova metodologia d’indagine femminista, che guidandoci nella lettura di quelle pagine ci porti a scoprire sorprendentemente qualcosa in più su temi attuali come la presenza delle donne nell’esercito o l’utero in affitto.
FEMINIST INTERPRETATIONS OF G. W. F. HEGEL
a cura di Patricia Jagentowicz Mills, Pennsylvania State University Press, Philadelphia, 1996
Anche in questo caso, come per Spinoza, si tratta del primo testo critico di matrice prettamente femminista, scritto collettivamente, dedicato al filosofo tedesco. Hegel articola una delle questioni centrali per le teoriche femministe di ogni tempo: la concettualizzazione dell’identità e della differenza. Le autrici qui si “scontrano” sull’efficacia o meno del sistema speculativo hegeliano nel ristabilire la “riconciliazione”, l’ Aufhebung, tra i due termini.
Superando e mantenendo l’originale appropriazione di Hegel operata da Simone De Beauvoir ne Il secondo sesso, i saggi analizzano le questioni di genere sollevate dalla teoria dialettica, concentrandosi sulla concezione del femmineo, e offrendo un’interessante prospettiva critica e “sessuata” del più famoso esponente dell’idealismo tedesco.
Non si possono non menzionare tra le autrici, Carla Lonzi, Luce Irigaray e Seyla Benhabib.
FEMINIST INTERPRETATIONS OF SIMONE DE BEAUVOIR
a cura di Margaret A. Simons, Pennsylvania State University Press, Philadelphia, 1995
Appartenente al “secondo sesso”, quello femminile, compagna di Jean-Paul Sartre senza matrimonio né convivenza, filosofa, femminista, figura odiata e insieme amata dal panorama internazionale, guida per molte donne in vari decenni di storia del Novecento. Cosa potrebbero dire delle femministe su una femminista come loro? Innanzitutto si propongono di riabilitarla tra i canoni del pensiero, poiché Simone, in quanto donna, non vi era stata inserita; ma si propongono anche di analizzarne il rapporto con Sartre e l’esistenzialismo, che tanto hanno influenzato la sua opera. Come porsi da parte di donna nei riguardi di un sapere – la fenomenologia esistenzialista – che non può essere certo considerato appartenente alla tradizione femminista? E che dire dell’amore, della corporeità e dei rapporti con gli altri che Sartre descrive ne L’essere e il nulla? A questi interrogativi tentano di rispondere le saggiste qui impegnate, cercando di presentare la filosofa francese sotto una nuova luce, soprattutto grazie alle preziose pubblicazioni postume degli anni Novanta, curate dalla figlia Sylvie Le Bon de Beauvoir.
HANDBOOK OF GENDER AND WOMEN’S STUDIES
a cura di Kathy Davis, Mary Evans, Judith Lorber, Sage, London 2006
Un aggiornamento critico sui temi affrontati dalle studiose nei loro corsi universitari di lingua inglese.
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