“In queste pagine, Freya Mathews rivolge un invito assolutamente radicale per noi moderni: sperimentare, nella nostra personale vita quotidiana, la possibilità che il mondo fisico, il luogo dove viviamo, parli direttamente a noi, parli con sorprendente, poetica precisione e inventiva”dice Etain Addey, scrittrice e bioregionalista che ha coordinato il gruppo di traduzione del testo in italiano, composto da attiviste e attivisti volontari.
E in effetti è così, leggendo Freya Mathews, il suo pensiero strettamente ancorato all’esperienza concreta, si può avere la sensazione di ricevere uno schiaffo, e allo stesso tempo tirare un sospiro di sollievo. Come se finalmente fosse arrivato il tassello mancante, che restituisce un senso al caos e alla frammentazione quotidiani.
Pensiamoci. Tutti i giorni prendiamo treni e macchine per andare via da ‘qui’. Stiamo costantemente con la testa ‘da un’altra parte’ rispetto a dove i nostri piedi poggiano, organizziamo il nostro tempo incasellandolo in agende e calendari per conciliare ‘tutto’, e cancelliamo la realtà materiale che ci circonda. Questo libro racconta di come vivere senza un luogo possa trasformarsi nella più infelice delle esistenze, ma soprattutto parla del diventare indigeni nel terzo millennio, in qualsiasi posto del pianeta, come un’operazione possibile, necessaria, e desiderabile.
…e allora CHE SIGNIFICA RIABITARE LA REALTA’ oggi e in ogni luogo del pianeta?
Venerdì 7 giugno ore 18.00
ARCHIVIA
Casa internazionale delle donne
Ingresso Via della Penitenza, 37 – I Piano (Roma)
Iaph Italia e Gruppo ‘Self-Help: riparliamone!’
in collaborazione con IlCambiamento.it
Invitano alla
Presentazione-dibattito del libro
“RIABITARE LA REALTÀ. Verso un recupero della cultura”
dell’ecofilosofa australiana Freya Mathews
Intervengono
Etain Addey, scrittrice e bioregionalista
Livia Geloso, psicoterapeuta corporea e consigliera di Archivia
Maurizio Di Gregorio, Editore ‘Fiori Gialli’
Coordina
Claudia Bruno, giornalista e studiosa di ecofemminismi