Valeria Andò

Mail: valeria.ando(chiocciola)unipa.it

Valeria Andò si laurea nel 1970 in letteratura greca presso l’Università di Palermo, dove prosegue i suoi studi presso l’Istituto di Filologia greca della Facoltà di Lettere. Il suo interesse per la critica e la letteratura antica si intreccia con il pensiero filosofico, ponendo particolare attenzione all’indagine sul femminile, sia da un punto di vista sociale che scientifico. Attraverso l’analisi di figure femminili della letteratura e della tragedia antica, Valeria Andò mette in luce non solo la loro condizione sociale, ma anche la concezione medica che veniva loro attribuita. Si è inoltre soffermata sull’interpretazione arendtiana della cultura greca, a cui ha dedicato diversi scritti come “La polis come paradigma in Hannah Arendt” e “L’omero di Hannah Arendt”.

Tutt’ora insegna Lingua e Civiltà greca presso l’Università di Palermo.

 

Bibliografia

L’ape che tesse. Saperi femminili nella Grecia antica, Carocci, Roma 2005.

L’ape, emblema di operosità, e il lavoro femminile della tessitura sono accostati per parlare dei saperi delle donne nella Grecia antica. Personaggi come Andromaca, Penelope, Lisistrata e Prassagora, lasciando il telaio e il chiuso delle stanze, testimoniano che la sapienza del lavoro di cura consente alla destinata passività dell’esistenza femminile di tradursi in azione nella sfera pubblica.

Ippocrate, Natura della donna. (a cura di), BUR, Milano 2000.

Natura della donna, assieme alle altre opere ginecologiche del Corpus hippocraticum, costituisce la prima formulazione di un sapere sul corpo femminile prodotto dalla scienza occidentale. In quest’opera appaiono rintracciabili espressioni di soggettività femminile rivelatrici di una tensione irrisolta tra la conoscenza che la donna ha del proprio corpo e la codificata costruzione di genere della scrittura scientifica.

 

Capitoli in libri miscellanei

Come una spugna. Umidità del femminile nel pensiero medico e biologico della Grecia classica, in  Cultura e religione delle acque, A. Calderone (a cura di), Giorgio Bretschneider editore, Roma 2012, pp. 17-26.

Ancient Greece and Gender Studies, in Greek Science in the Long Run: Essays on the Greek Scientific Tradition (4th. c. BCE-17th c. CE), Cambridge Scholars Publishing, 2012, pp. 27-52.

https://iris.unipa.it/retrieve/handle/10447/64768/45267/Ando.pdf

L’Omero di Hannah Arendt, in Poesia e religione in Grecia. Studi in onore di A. Privitera, E.S.I., Napoli 2000, pp. 13-28

Terapie ginecologiche, saperi femminili e specificità di genere, in Aspetti della terapia nel Corpus hippocraticum, Olschki,Firenze 1999, pp. 255-270.

“La physis ama nascondersi”: la lettura arendtiana di Eraclito, in “Pan”. Studi dell’Istituto di Filologia Latina G. Monaco, Palermo 1998, pp. 223-233.

La polis come paradigma in Hannah Arendt, in L’antichità dopo la modernità (a cura di G.Picone), Palumbo, Palermo 1999, pp. 173-181.

http://www.senecio.it/sag/eraclit.pdf

Modelli culturali e fisiologia della maternità nella medicina ippocratica, in Madri. Storia di un ruolo sociale (a cura di G. Fiume), Marsilio, Venezia 1995, pp. 33-44.

Matrimonio e guerra nel discorso tragico: una lettura delle Troiane di Euripide, in Studi di Filologia classica in onore di G. Monaco, vol. I, Palermo 1991, pp. 251-264.

La comunanza delle donne in Erodoto, in Miscellanea di studi classici in onore di E. Manni, Giorgio Bretschneider, tomo I, ROMA 1978, pp.85-102

 

Articoli

Dall’oikos allo spazio pubblico, in Prometeo, 2017, pp. 90-96.

Saperi femminili in un mondo alla rovescia: le donne in Lisistrata e Ecclesiazuse, in Dioniso. Annale della fondazione INDA, vol. 3, 2004, pp. 90-107.

L’Ecuba euripidea: dramma della violenza sugli inermi, in Mètis. Anthropologie des mondes grecs anciens, 2010, pp, 189-222.

Sogni erotici e seme femminile nella antica medicina greca, in Medicina nei secoli. Arte e scienza,21/2, 2009, pp. 663-691.

Un corpo di donna per fare la guerra. Lettura della Ifigenia in Aulide di Euripide, in “Storia delle donne”, 4, 2008, pp. 71-82.

file:///Users/Laura/Downloads/2813-3377-1-PB.pdf

L’Iliade poema della forza? A proposito di Simone Weil, in “Anabases. Tradition et réception de l’Antiquité”, 7, 2008, pp. 117-137.

Non violenza e pensiero femminile: un dialogo da iniziare, in Quaderni Satyagraha, 2006, pp. 61-74.

La follia femminile nella Grecia classica tra testi medici e poesia tragica, in “Genesis. Rivista della Società Italiana delle Storiche”, II/1, 2003, pp. 17-46.

La verginità come follia: il Perì parthenìon ippocratico, in “Quaderni storici”, 1990, pp.715-737

Gamos e Thanatos: inversione e analogia, in Donna e società, Palermo 1987, pp.57-66.

 

Link

Pagina personale dell’autrice sul sito dell’università

 

Scheda curata da Lavinia Agostinelli

Lavinia Agostinelli
Lavinia Agostinelli

Lavinia Agostinelli (Roma 1995) studia Scienze filosofiche presso l’Università degli Studi Roma Tre. Si è laureata con una tesi triennale sul concetto di logos in Eraclito. Si interessa di filosofia antica, in particolare del pensiero dei presocr (...) Maggiori informazioni